Omaggio alla Scala: Fidelio, riflesso in terrecotte

Photogallery inaugurazione mostra “Il volto e la maschera”, 11 giugno 2014
17 Giugno 2014
Fidelio riflesso nel Settecento veneziano
27 Novembre 2014
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specchiera-4In occasione dell’apertura della stagione scaligera di quest’anno, la Galleria Baroni ospita una serie di opere figurali in omaggio a Fidelio: i coppi in terracotta disegnati e dipinti da Enzo Scuderi, accompagnati da antiche specchiere dei secoli XVII – XIX, in un gioco di riflessi e di rimandi tra i volti che affiorano dai “cocci rugginosi” dell’artista catanese e i volti che appaiono e scompaiono nelle superfici riflettenti. La mostra, dal titolo “Fidelio. Riflesso in terracotte”, si inaugura mercoledì 26 novembre e rimarrà aperta fino alla fine di gennaio 2015. È dai primi Anni 90 che Enzo Scuderi ha eletto i coppi toscani – le antiche tegole in cotto – a supporto per le sue creazioni: le incrostazioni, le muffe, i licheni, le tonalità cromatiche, perfino le mancanze sono al contempo sfondo e parte integrante dei soggetti che egli disegna a matita e dipinge a inchiostro di china. E così, una materia in disuso rinasce con rinnovate potenzialità espressive. Talvolta volti e figure affiorano, quasi in trasparenza, dai segni del tempo che restano in primo piano, mentre talaltra ne sono il completamento, così che pochi tratti bastano a delineare un soggetto, composto anche dalle imperfezioni della superficie. Immagini archetipe, quali volti di guerriero classico, apparizioni oniriche, maschere teatrali, figure allungate di gusto preraffaellita… le creazioni di Scuderi percorrono tempo e storia dell’arte in una rivisitazione dettata dalla singolarità della materia e dalla passione musicale; come le opere in mostra, dedicate ai personaggi fideliani.

“Ospitare le opere dedicate ai protagonisti di Fidelio, fissate in queste astratte superfici, mi ha fatto pensare subito alle immagini catturate in modo effimero dalle specchiere, che rappresentano un’eccellenza della Galleria Baroni. E così le une, con i volti e le figure permanenti, si contrappongono alle altre, con il loro continuo cangiare dei soggetti riflessi. La relazione tra gli antichi coppi in terracotta, espressione artistica di arte contemporanea, e le specchiere, espressione di arte decorativa, è nell’appropriarsi dell’immagine figurale: nel primo caso per fissarla stabilmente, poiché essenziale alla composizione artistica, nel secondo per imprigionarla e poi lasciarla scomparire, in un divenire continuo attraverso il tempo”.

Sergio Baroni