Commode spagnola

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Commode spagnola

Gentile Prof. Baroni,

sottopongo alla Sua attenzione questa commode di cui non so la provenienza e mi farebbe piacere se Lei riuscisse a individuarla. Il mobile è alto cm 114, largo cm 130 e profondo cm 65. Vorrei sapere, se possibile, anche epoca e valore commerciale. L’ho acquistato nel 1976 da una galleria di Grosseto.

Roberto Ganelli

Gentile Signor Ganelli,

la Sua commode, alla quale non riesce ad attribuire alcuna origine ebanistica, è a mio parere di provenienza spagnola. Diverse sono le ragioni che me lo fanno pensare, ragioni che cercherò di esporre nel corso della mia analisi. Il mobile è stato acquistato nel 1976 e quello era un periodo in cui commercialmente andava di moda l’arredo di alta epoca. A quel tempo dalla Spagna, economicamente in uno stato di grande difficoltà, giungevano notevoli quantità di arredi per soddisfare la grande richiesta del nuovo gusto decorativo: tavoli, cassettoni, sedie, poltrone, panche ecc. Il Suo cassettone si può prendere come esempio e come documento per descrivere quel periodo commerciale di mobili antichi. Molti sono gli antiquari e gli esperti che a distanza di decenni riescono a riconoscere questi arredi di origine spagnola, anche se tanti altri hanno difficoltà a collocarne la provenienza.

Il punto è che si tratta di arredi provenienti da un Paese che, anche se culturalmente vicino all’Italia, ha sue proprie origini e una sua tradizione ebanistica, perciò stili coevi e dello stesso  ambito artistico presentano significative differenze. Così può essere spiegato lo stile della Sua commode. A un primo impatto, infatti, mi era parso un arredo italiano di stile Luigi Filippo della metà ‘800. Ma dopo aver osservato attentamente gli elementi che si trovano sul fronte, ho riconosciuto gli elementi dell’ebanisteria spagnola: gli intarsi fantasiosi, una cassettiera poggiante sul piano superiore, una “grembiulina” modanata alla base, piedi mossi, spigoli sfaccettati ecc.

Concludendo, la considero una piacevole commode del ‘700 spagnolo del valore di 3.500-4.000 euro.